Alberobello, in Puglia, con i suoi Trulli è uno dei 50 siti italiani inseriti dall’Unesco nella World Heritage List.I Trulli, presenti principalmente nella Valle d’Itria, situata tra le province di Brindisi, Bari e Taranto, sono utilizzati ancora oggi come abitazioni e costituiscono un geniale e longevo esempio di architettura spontanea.
Alberobello, cittadina dell’entroterra barese, rappresenta senz’altro la capitale dei Trulli: il centro storico è integralmente costituito da questi particolari edifici di forma piramidale che lo rendono unico al mondo.
I trulli
Alberobello

I trulli siamesi

Saldamente costruito su di una roccia sporgente dal suolo è una delle primissime costruzioni. Originale nella sua forma doppia, e circoscritto da contrafforte, con fondamenta a crudo fatte da macigni. Nell'interno è munito di focolare basso e non ha alcuna finestra.
Ha due prospetti, uno per ogni trullo, affacciantisi su due diverse strade.
Ad esso e a giustificazione della sua conformazione è legata la vicenda di due fratelli che vi abitavano in comune. Innamoratisi, all'insaputa l'uno dall'altro, di una stessa fanciulla che pur avendo promesso fedeltà al maggiore se ne involò col minore, la convivenza divenne insostenibile.
Il fratello maggiore, avvalendosi del diritto di primo genitura, scacciò i due amanti. L'altro reclamò la sua parte di trullo che fu così diviso fra i due. Il coniugato, geloso, fece aprire un'altra porta per la sua abitazione sul di dietro del trullo stesso e affacciantesi su un'altra strada.
Tipica testimonianza di trapasso dall'amore all'odio.
L'architettura del trullo

La pianta del trullo è approssimativamente circolare; sulla base di roccia naturale si innesta la pesante muratura in calce. Il trullo è un tipo di costruzione conica in pietra a secco tradizionale della Puglia centro-meridionale. I trulli venivano generalmente edificati come ricoveri temporanei nelle campagne o abitazioni permanenti per agricoltori.
La Murgia dei Trulli comprende Alberobello, Locorotondo, Martina Franca, Cisternino e la Valle d'Itria
Il modello costruttivo di architettura spontanea che è identificato in italiano col termine "trullo" viene sovente designato dalle popolazioni locali con dei sinonimi dialettali: in Valle d'Itria per riferirsi a questa costruzione viene usato il termine caseddə, spesso italianizzato nel sostantivo femminile casedda. I trulli sono un esempio unico di costruzione antica che sopravvive ed è utilizzata ancora oggi. Visitare la stupenda Alberobello è come fare un viaggio in un paese senza tempo.
Generalmente i trulli sono unità modulari: gli ambienti interni sono distribuiti intorno al vano centrale. Lo spessore delle mura e la scarsa presenza di finestre assicurano un ottimale equilibrio termico: calore in inverno e fresco in estate.
Il tetto è composto da una pseudo-cupola di lastre calcaree orizzontali posizionate in serie concentriche sempre più piccole - le cosiddette “chianche” (all’interno) e le più sottili “chiancarelle” (all’esterno).
Importantissima la chiave di volta, spesso decorata con motivi di carattere esoterico, spirituale o propiziatorio. Ingegnosa la presenza di un cornicione sporgente dal tetto utilizzato per la raccolta delle acque piovane in apposite cisterne.
L' interno del trullo

Dal punto di vista dell'utilizzo degli spazi interni, il trullo è nato con un solo piano abitabile, quello terreno (l'unica eccezione di un trullo a due piani è il così denominato Trullo Sovrano, presumibilmente edificato nell'Ottocento a scopo di promozione turistica). Tuttavia, per un migliore utilizzo degli angusti spazi, man mano che le famiglie crescevano spesso si ricorreva alla soppalcatura di uno o più vani allo scopo di allocarvi i giacigli per i figli oppure di adibirli a ripostigli celati allo sguardo dei visitatori occasionali.
Alcune travi di legno, disposte trasversalmente in alto e tuttora visibili in alcuni trulli, non hanno mai avuto funzioni strutturali ma hanno assolto piuttosto la funzione di appendere vivande, provviste, stoviglie, attrezzi, in modo tale da tenerli ben sollevati da terra, tenendo conto che il pavimento in terra battuta[senza fonte] poteva essere condiviso da persone e animali domestici.
Lo spazio davvero ristretto e la poca luce proveniente da quella che spesso era l'unica apertura, l'uscio dell'ingresso, ha determinato l'adozione praticamente generalizzata di un accorgimento elementare ma efficace per dare agli ambienti profondità e luminosità allo stesso tempo: l'utilizzo di mobili dotati di almeno uno specchio (a tutt'altezza o come specchiere su credenze), collocati esattamente in posizione frontale all'entrata di ciascun trullo.
I simboli dei trulli

I simboli disegnati a mano libera e con l' uso della CALCE sono legati a diverse tradizioni di origine magico-pagana, cristiana o addirittura derivano dal mondo primitivo. Essi venivano tinteggiati sulle cupole dei trulli per SCACCIARE IL MALOCCHIO o per augurare BUONA FORTUNA AGLI ABITANTI DEGLI STESSI e si sono poi legati alla FEDE CRISTIANA di cui richiamano i simboli più utilizzati.
Qui ne vedete solo alcuni, ma esistono alcuni libri che ne parlano in maniera approfondita e che purtroppo non sono più in commercio.