La chiesa di San Matteo è un luogo di culto cattolico barocco del centro storico di Lecce, situato in via Federico d'Aragona. Essa è stata costruita nella seconda metà del XVII secolo. Il prospetto è caratterizzato da un contrasto di linee; alla superficie convessa dell'ordine inferiore si alterna quella concava dell'ordine superiore. Il Larducci riprende il modello stilistico attuato da Francesco Borromini nella facciata della chiesa romana di San Carlo alle Quattro Fontane. L'interno possiede una navata unica a pianta ellittica. Lungo il lato destro della navata, proseguendo verso l'ingresso, sono presenti quattro altari. Il primo reca un dipinto della Madonna della Luce. Tra i due altari è posizionato un pergamo ligneo, raffinato lavoro di intaglio, affiancato da quattro statue allegoriche in pietra. L'ultimo altare è dedicato a sant'Oronzo con pala del 1736. Sulla porta d'ingresso si conserva la copertura lignea, scolpita e dorata, dell'organo settecentesco della Basilica di Santa Croce.
Lecce ed il Barocco
La chiesa di San Matteo

L'anfiteatro romano

L'anfiteatro romano di Lecce è un monumento di epoca romana situato nella centralissima piazza Sant'Oronzo. Risale all'età augustea. Il monumento venne scoperto durante i lavori di costruzione del palazzo della Banca d'Italia.L'anfiteatro misurava all'esterno 102 x 83 m, con l'arena di 53 x 34 m, e poteva contenere circa 25.000 spettatori.
Del monumento, realizzato in parte direttamente nella roccia e in parte costruito su arcate in opera quadrata, rimangono allo scoperto, oltre ad una parte dell'arena ellittica, intorno alla quale si sviluppano le gradinate dell'ordine inferiore, due corridoi anulari, uno che corre sotto le gradinate, l'altro, esterno, porticato, cui appartengono i numerosi e robusti pilastri, sui quali era imposto l'ordine superiore scandito, al pari di altri similari monumenti, dal Colosseo all'Arena di Verona, in una galleria di fornici.
L'arena, nella quale si tengono spettacoli teatrali e rappresentazioni sceniche di autori antichi e moderni, era divisa dalla cavea da un alto muro che era ornato da un parapetto (podium) adorno di rilievi marmorei a bauletto figuranti scene di combattimento tra uomini ed animali. Anche nel muro di divisione tra l'arena e la cavea si aprivano diversi passaggi di comunicazione col corridoio centrale ed un più angusto corridoio, scavato immediatamente dietro l'arena, era adibito ai servizi del monumento.
La piazza del Duomo

La cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta è il principale luogo di culto cattolico di Lecce,si trova in piazza del Duomo, nel centro storico della città.Una prima cattedrale della diocesi di Lecce venne costruita nel 1144 dal vescovo Formoso; nel 1230, per volere del vescovo Roberto Voltorico, la cattedrale venne rinnovata e ricostruita in stile romanico.La facciata principale, piuttosto semplice sotto il profilo decorativo, si sviluppa in due ordini dove sono presenti le statue, alloggiate in nicchioni, dei Santi Pietro e Paolo, di San Gennaro e di San Ludovico da Tolosa. Il Campanile del Duomo venne costruito tra il 1661 e il 1682 dall'architetto leccese Giuseppe Zimbalo su incarico dell'allora vescovo della cittàLa torre campanaria ha una forma quadrata e risulta essere formata da cinque piani rastremati, l'ultimo dei quali è sormontato da una cupola ottagonale maiolicata, sulla quale è posta una statua in ferro raffigurante Sant'Oronzo. Gli ultimi quattro piani presentano quattro monofore alle quali le antistanti balaustre conferiscono la pittoresca funzione di lunghi balconi. Impreziosiscono il campanile alcune epigrafi latine le quali, incise su targhe posizionate sopra le monofore, furono dettate dal letterato leccese Giovanni Camillo Palma. Ha un'altezza di 72 metri, e dalla sua sommità è possibile ammirare il mare Adriatico e nei giorni particolarmente limpidi anche le montagne dell'Albania. Sulla cantorialignea in controfacciata, si trova l'organo a canne, costruito nel 1913 da Pacifico Inzoli.
Lecce, la città dorata

Lecce sorge nella parte centro-settentrionale della pianura salentina, città d'arte del Meridione italiano, è nota come "la Firenze del Sud" o la "Firenze del Barocco. Lo sviluppo architettonico e l'arricchimento decorativo delle facciate è stato particolarmente fecondo durante il Regno di Napoli ed ha caratterizzato la città in modo talmente originale da dar luogo alla definizione di barocco leccese.
Capoluogo e maggiore centro culturale del Salento, è sede dell'omonima arcidiocesi metropolita, di corte d'appello e dell'Università del Salento, fondata nel 1955. Nella città è presente l'Istituto superiore universitario di formazione interdisciplinare, scuola superiore universitaria italiana dell'Ateneo affiliata con la Scuola Normale Superiore di Pisa, e il Laboratorio Nazionale di Nanotecnologie. È stata tra le sei città italiane candidate a Capitale Europea della Cultura per l'anno 2019, e sarà Capitale Italiana della Cultura nel 2015. La sua principale attività abbraccia il settore del turismo culturale, ma anche l'industria, l'agricoltura, l'agroalimentare, l'artigianato (ceramica, cartapesta) e i servizi.
Il palazzo dei Celestini

Il palazzo dei Celestini, per tre secoli sede del convento dei padri celestini, è un monumento barocco di Lecce. Il palazzo e la basilica di Santa Croce costituiscono un unico complesso. Il monastero venne istituito già nel 1352 dal conte di Lecce e duca di Atene, Gualtieri VI di Brienne. Il nuovo complesso venne costruito a partire dal 1549, su progetto del Riccardi, al quale si deve l'originario chiostro e il portale dell'annessa Basilica di Santa Croce. I maggiori lavori furono realizzati nel '600. Il lungo prospetto (1659-1695) fu opera di due architetti leccesi; Giuseppe Zimbalo e Giuseppe Cino, i quali edificarono rispettivamente il primo e il secondo ordine.Gli ordini della facciata risultano spartiti verticalmente da lesene. Il prospetto è arricchito da due loggette poste sui lati, da numerose finestre decorate da elaborate cornici e da un fregio ornato con scudi araldici. Il portale d'ingresso , posto al centro, presenta una decorazione di putti e grappoli di frutta.Dopo la soppressione degli ordini, avvenuta nel 1807, il monastero divenne palazzo del Governo. Attualmente ospita gli uffici della Prefettura e della Provincia.